I
Rischi riferiti all'uso delle centrifughe sono, oltre che meccanici od
elettrici, di natura
biologica e/o chimica. Durante il processo di centrifugazione si
può, infatti, formare un aereosol finissimo
ad alta velocità, in grado di rimare disperso nell'aria per
molto
tempo e che potrebbe facilmente venire in contatto con gli operatori.
Sono
sempre possibili, inoltre, rotture accidentali delle provette,
cedimenti dei portacompioni
o versamenti dei campioni, tutte situazione che, se non risolte
immediatamente, possono comportare rischi significativi di infortunio
od esposizione per tutti gli
operatori. Particolari precauzioni devono, per questo, essere adottate
non solo durante la fase di caricamento e
prelievo dei campioni ma anche durante la fase operativa, nella pulizia
o negli interventi di
manutenzione e riparazione.
Se si impiegano organismi patogeni o prodotti biologici potenzialmente
infetti è preferibile utilizzare rotori chiusi e autoclavabili,
portaprovette di facile pulizia e resistenti ai comuni disinfettanti,
mentre l'operatore è tenuto ad indossare i DPI idonei alla
protezione quali mascherine ed occhiali.
Le ultracentrifughe o le centrifughe provviste di pompa a
vuoto ed utilizzate per la separazione di organismi patogeni o
materiali biologici potenzialmente infetti debbono essere provviste di
un filtro EPA tra la macchina e la pompa a vuoto.
Per gli evaporatori centrifughi(speed vacuum)utilizzati per concentrare
i campioni, occorre prevedere la messa in opera di sistemi che
impediscano la dispersione dei vapori
nell'ambiente, oltre che di eventuali filtri EPA.
Se le pompe a vuoto sono esterne alla macchina occorre prevedere
sistemi idonei per la raccolta o la dispersione dei fumi dovuti alla
lubrificazione del motore elettrico.
Le centrifughe di nuova costruzione hanno sistemi automatici di
controllo e correzione del bilanciamento,sistemi di blocco
dell'apertura durante l'esercizio, sistemi di chiusura a
tenuta della camera di centrifugazione, sistemi di controllo dei rotori
utilizzati, sistemi di riconoscimento della velocita massima
applicabile, dunque sono, se utilizzate correttamente, macchine
particolarmente sicure.
Occorre viceversa osservare che nei laboratori sono spesso utilizzate
centrifughe di vecchia generazione che espongono gli operatori a rischi
aggiuntivi che debbono essere attentamente valutati
e minimizzati.
In particolare dovrebbero essere sostituite o messe a
norma le macchine che
non prevedano il blocco dell'apertura durante l'esercizio o le macchine
con coperchi non a tenuta in particolare quanto vengono ustate per
centrifugare sostanze tossico-nocive, tossine, composti radioattivi,
organismi patogeni o materiale
potenzialmenet infetto. L'insieme
dei rischi derivanti da processi di centrifugazione sono
solitamente associati a comportamenti non adeguati, a scelte operative
non appropriate, ad acquisti non conformi alle necessità
operative, all'uso di strumentazione obsoleta o accessori
tenuti in cattivo stato di efficienza e pulizia oppure alla non
adeguata valutazione delle
caratteristiche di sicurezza necessarie.
In tal senso il
Responsabile delle attività di Ricerca, di didattica e di
servizio è responsabile delle scelte effettuate e deve garantire
un adeguato addestramento ed una idonea informazione sulle
modalità di utilizzo e di esercizio della macchina, sui rischi
associti a specifiche procedure di centrifugazione e sui sistemi
indicati per il normale esercizio e per l'emergenza.
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